I terreni sono coltivati a terrazze racchiuse da muretti a secco. Le viti sono alberello rasoterra e poggiano le radici sui terreni di origine vulcanica secondo una modalità di coltivazione che è nel solco di una storia che ha visto la viticultura locale essere riconosciuta Patrimonio dell’Umanità. Il vitigno che domina incontrastato è lo zibibbo. Ma rispettata la cultura locale, da qui in poi è “rivoluzione”. Ossia la filosofia che ispira le fasi che vanno dalla vendemmia all’assaggio, dicono della volontà di raccontare questa terra “con parole proprie”. Morale. Versi uno dei tre vini prodotti. Assaggi. Il primo sorso è spiazzante. Il secondo è un nuovo orizzonte che si svela. Una Pantelleria che non pensavi potesse esistere. È emozione!
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