“Anche quest’anno siamo grati alla nostra terra – afferma Vito Catania, patron di Gulfi -. Abbiamo avuto un’estate fresca e le uve si contraddistinguono per l’ottima qualità e per la spiccata acidità. Non ci meravigliamo di vederle così belle, perché la natura fa il suo corso ed è riconoscente”.
“Gulfi ha edificato la sua cantina in una terra generosa, vocata da secoli alla viticultura. Il clima e la coltivazione delle viti, con rispetto e con i metodi della tradizione dei viticultori siciliani, senza uso di prodotti chimici e irrigazione, sono la nostra garanzia. Il resto lo dirà la bottiglia stessa”, prosegue il produttore. “”Se c’è un merito, oltre a quello della generosa natura, è uno soltanto: saperla rispettare. Questo fa Gulfi e continua a fare”.
L’azienda, del resto, ha una sola condotta che segue con coerenza, salvaguardandone i principi di base: la Naturalità, che trova il suo riflesso nella viticoltura biologica e nella vinificazione non invasiva; l’Alberello che per Gulfi rappresenta il solo sistema che permette, in un clima così estremo come quello della Sicilia, di produrre dei vini di grande complessità e finezza; e infine il rispetto dei vitigni autoctoni che esprimono al meglio l’essenza della Sicilia stessa.