La competenza de I Vigneri di Salvo Foti: “I vigneri sono contadini, muratori, enologi. Tirano su i muretti a secco nelle vigne, sanno quali piante spontanee lasciar crescere per preservare la biodiversità, sanno come lavorare su queste terrazze.
Per meccanizzare il lavoro qui dovresti spianare, ma non è possibile e, soprattutto, si perderebbe la specificità di questo territorio. Le spese per preparare il terreno sono altissime e servono persone che sanno farlo.
Per mettere a produzione un ettaro servono 60mila euro e ci vogliono dieci anni per recuperarli. Infatti, mio nonno diceva: ‘il vigneto dà il meglio di sé in 30 anni’. Ci vuole tempo.
Forse anche per questi motivi la viticultura siciliana negli anni si era spostata nella Sicilia occidentale: lì magari c’era una tradizione più modesta ma tanti spazi aperti da coltivare.
E così, qui sull’Etna, l’aspetto viticolo si era perso negli anni. È sempre più difficile trovare persone che sanno coltivare questi vigneti secondo le necessità tipiche di queste contrade: qui non si può meccanizzare, l’uva convive con nocciole, castagne, mele e pere, devi manutenere le terrazze, non hai bisogno di concimare ma devi avere conoscenza e devi interpretare la vite”.
Sorgente: L’Etna di Salvo Foti, con i Vigneri e “a Muntagna” | giornalevinocibo
Che bello questo articolo che sa di tempo andato, di tradizioni, di famiglia, di lavoro e di fatica. Ma anche di grandi risultati! Bisognerà proprio Fare un “assaggio”! 🙂
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Hai ragione Marianne. Salvo Foti è un’artista, la sua poesia contadina si ascolta dai suoi racconti ma soprattutto si beve dai suoi calici. Perciò, assaggiare uno dei suoi vini è un viaggio indimenticabile. da provare.
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😀
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