Il vino che non c’era e non c’è. Ma che potrebbe esserci in futuro. È un calembour. Il vino, un Syrah siciliano, esiste eccome. Ha un nome e cognome, alcune vendemmie alle spalle, un vigneto di famiglia, e un luogo geografico del tutto particolare, da cui una vocazione tutta particolare: essere il vino delle Madonie.
Nasce a Ganci a 1.000 metri di altitudine, non si pensi alla viticoltura eroica della Valle di Aosta, o alle vendemmie tardive canadesi degli ice wine, ma a Ganci la neve arriva, il mare di Cefalù è distante e le vigne di Salvatore Cicco sono le uniche a questa altezza. Basta questo per fare un buon vino? Se siamo in Sicilia fra Palermo e Messina, a Ovest dei monti Nebrodi e vicino a monti Peloritani, senza dubbio si.
Tutto nacque dal padre Gaetano che venuto a mancare ha spinto Salvatore e suo figlio Alessio, che…
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Egregi estimatori di questi stupendi vini. Diamo lode ai produttori di questi nettari.
Un piccolo ma importante particolare: il paesino descritto dovrebbe essere GANGI non Ganci.
Purtroppo gli abitanti sono rimasti pochi e ci sono incentivi anche economici per ripopolare il paese.
Chissà se nel tempo si potranno scoprire altre benedizioni vinicole.
Correggetemi se sbaglio.
Buon Syrah a tutti.
Carlo
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Grazie Carlo. E’ proprio così, Ganci è il nome in Siciliano ma la digitazione corretta è Gangi.
Lo segnaleremo a chi ha scritto l’articolo, sul blog la Confraternita del Tannino; sembra tu conosca bene di cosa si parla.
Grazie davvero per la precisazione e buon Syrah pure a te!
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