Sonia Spadaro, proprietaria di Santa Maria La Nave, ha pubblicato nei giorni scorsi un articolo ricco di poesia e passione sul restauro di un vigneto sul Monte Ilice. Si tratta di un appezzamento di terreno sito sul ripido pendio di questo cratere spento, originatosi a seguito di una violenta eruzione avvenuta circa mille anni fa sul versante Sud-Est dell’Etna. Il vigneto è prevalentemente di Nerello Mascalese e Cappuccio, ma al suo interno crescono tanti altri vitigni autoctoni dell’Etna, alcuni quasi estinti, molto rari o non ancora identificati, tutti allevati con l’antico metodo dell’alberello etneo.
Ecco una parte del suo racconto, che Sonia ci ha gentilmente autorizzato a pubblicare, post da cui abbiamo scelto anche un paio di foto, post che potete leggere per intero sul blog di Santa Maria La Nave, qui: Il faticoso restauro del vigneto di Monte Ilice.
Ristrutturare, recuperare il bello di un tempo…
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